Salonicco
Luigi Pirandello, i libri propri e degli altri.
Lettura. Scrittura. Intertesto.
Università Aristotele di Salonicco, 16 – 17 febbraio 2017
Organizzazione: Zosi Zografidou, Ilias Spyridonidis, Olga Tsekreli, Rosaria Gulisano, Ada Boubara
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«Non mi par più tempo, questo, di scriver libri, neppure per ischerzo»
Il convegno internazionale nel 150° anniversario dalla nascita di Luigi Pirandello dal titolo «Non mi par più tempo, questo, di scriver libri, neppure per ischerzo» L. Pirandello, i libri propri e degli altri. – Lettura. Scrittura. Intertesto –, che si svolgerà a Salonicco il 16 e il 17 febbraio 2017, vuole sondare, emblematicamente in questo anniversario, un tema-problema, un ambito di studi e di ricerca, un campo meno noto e ancora da esplorare compiutamente: il rapporto fra l’autore del Mattia Pascal e i libri propri e degli altri, nella triplice articolazione della lettura, della scrittura e del rapporto intertestuale (consapevole e inconsapevole).
Quel che si intende proporre, in una polidimensione epistemologica aperta, a coloro che parteciperanno al convegno internazionale è di effettuare studi in ambiti differenti e contigui. In primo luogo ci si potrebbe orientare sulla biblioteca reale (e virtuale) alla quale attinse Luigi Pirandello nel corso della sua esistenza: la rassegna ragionata dei libri che l’agrigentino lesse e studiò, che formarono la sua cultura letteraria, filosofica, il suo bagaglio intellettuale, e ai quali attinse copiosamente, come accadde a numerosi autori-scrittori della sua epoca, come attività “costante” e “naturale”, che nulla a che fare col plagio, quanto invece, al contrario, con una consapevolezza della scrittura come mestiere e come serio dovere, come possibilità di coniugare studio e creazione. L’ironia apocalittica che traspare dalla citazione, tratta evidentemente dal Mattia Pascal, coinvolge una duplice prospettiva: sincronica per il protagonista alter ego autoriale che invece fra i libri vive, e pirandellianamente smascherato libri continua a scrivere come Luigi, ma altresì profeticamente diacronica, perdurante fino ai nostri giorni, nei quali ogni giorno si evoca la morte del libro (e della letteratura in particolare, e ogni giorno si continuano a pubblicare (in formato elettronico e/o in forma cartacea) milioni di volumi sul pianeta. Dunque, in tale direzione, i libri propri (scritti dal poeta-romanziere-drammaturgo-professore) insieme ai libri degli altri (letti e studiati/usati/citati dal poeta-romanziere-drammaturgo-professore). E tuttavia non si dovrebbe non considerare un terzo elemento di eguale significativo e peculiare ambito di ricerca: il recupero-riuso, fino al plagio e al saccheggio, della produzione letteraria pirandelliana sia da parte di alcuni contemporanei, sia ad opera di molti scrittori-intellettuali successivi, fino ai nostri giorni, e non solo nella squisita dimensione letteraria, bensì nel teatro e ne cinema, secondo la chiave dell’intertesto (consapevole o ingenuamente in-consapevole).
Lo statuto epistemico intrinseco alla proposta del convegno internazionale potrebbe essere riferito nello specifico allo smascheramento, al denudamento di quella complessa rete di relazioni fra la lettura, la scrittura e l’intertesto pirandelliano e degli epigoni dello scrittore di Girgenti.
Coordinatore del Convegno:
Zosi Zografidou
Comitato Organizzatore:
Zosi Zografidou
Ilias Spyridonidis
Olga Tsekreli
Rosaria Gulisano
Ada Boubara
Informazioni:
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email: zosi@itl.auth.gr